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Trauma da supinazione (slogatura della caviglia)

Scritto da Mirco Bianchi | 20 nov 2024

Il trauma da supinazione, più comunemente conosciuto come “slogatura della caviglia”, è una lesione comune che colpisce principalmente le articolazioni e i legamenti della caviglia.

Questo tipo di infortunio si verifica quando il piede ruota verso l’interno, provocando un sovraccarico delle strutture muscolari e legamentose. In questo articolo, esploreremo le cause, i sintomi e l'importanza della fisioterapia nel recupero da questo tipo di trauma.

Cause del trauma da supinazione

La supinazione può avvenire in diverse situazioni, ma è particolarmente frequente negli sport che richiedono movimenti rapidi e cambi di direzione, come il calcio, la pallacanestro o la corsa. Può anche verificarsi durante una semplice camminata su superfici irregolari o quando si indossano scarpe inadeguate. Altre cause possono includere una predisposizione anatomica, come un arco plantare molto alto, o la debolezza dei muscoli stabilizzatori della caviglia.

Sintomi del trauma da supinazione

I sintomi di un trauma da supinazione possono variare in base alla gravità dell’infortunio. I segni più comuni includono:

Dolore: localizzato principalmente sulla parte esterna della caviglia.

Gonfiore: spesso accompagnato da lividi, che possono apparire dopo qualche ora dall’infortunio.

Difficoltà a camminare: in particolare, il paziente può avvertire instabilità durante il movimento.

Rigidità: la caviglia può risultare rigida, rendendo difficile l'esecuzione di determinati movimenti.

La gravità della lesione varia: nelle forme lievi si ha solo un leggero stiramento dei legamenti, mentre nelle distorsioni più gravi si può arrivare alla rottura parziale o completa dei legamenti.

Se non trattato correttamente, un trauma da supinazione può lasciare conseguenze nel lungo periodo, come instabilità cronica della caviglia, ridotta mobilità e ricadute frequenti. Ecco perché è fondamentale intervenire subito e seguire un percorso di riabilitazione adeguato.

Fisioterapia per il Recupero

La fisioterapia gioca un ruolo cruciale nel trattamento del trauma da supinazione. Un fisioterapista esperto può valutare il grado di lesione e sviluppare un programma di riabilitazione personalizzato. Questo programma di solito include diverse fasi:

Fase acuta: per ridurre il dolore e il gonfiore ogni fisioterapista segue il protocollo più attuale e indicato per la situazione che vede. In questa fase, la fisioterapia si concentra su tecniche di gestione del dolore, istruzione del paziente e su movimenti delicati e mirati.

Fase di recupero: una volta ridotto il dolore, si inizia a lavorare sulla mobilità articolare e sull’aumento del carico con esercizi mirati. L'obiettivo è ripristinare la piena funzionalità della caviglia.

Fase di rinforzo: in questa fase, vengono introdotti esercizi di rafforzamento per i muscoli stabilizzatori della caviglia. Lavorare su equilibrio e propriocezione è fondamentale per prevenire futuri infortuni.

Fase di ritorno allo sport: prima di riprendere l'attività sportiva, è essenziale completare un programma di allenamento specifico che includa movimenti funzionali e simulazioni di attività sportive. Questo aiuta a garantire che la caviglia sia pronta per affrontare le sollecitazioni.

Il movimento come prevenzione

Dopo un trauma da supinazione, è fondamentale continuare a muoversi e praticare esercizi mirati anche a casa. Il movimento aiuta a prevenire rigidità e mantiene il corretto funzionamento dell’articolazione. La fisioterapia, inoltre, educa il paziente a eseguire movimenti corretti e a evitare posture sbagliate, riducendo così il rischio di nuove distorsioni.

Conclusione

Il trauma da supinazione può essere un infortunio frustrante, ma con la giusta attenzione e un adeguato programma di fisioterapia, è possibile recuperare completamente. È importante prestare attenzione ai segnali del nostro corpo e consultare un professionista in caso di infortunio. Un intervento tempestivo e mirato può fare la differenza nel garantire una ripresa efficace e prevenire complicazioni future.

 

 

Andrea Mattioni (Fisioterapista)